Monte Penice

Il monte Pénice, il cui nome deriva dal toponimo latino Saltus Boielis, con i suoi 1460 m d’altezza s.l.m. è una delle montagne più elevate dell’Appennino ligure, al confine fra il territorio dell’Oltrepò Pavese della valle Staffora e il Piacentino della val Trebbia e val Tidone. La sommità è facilmente raggiungibile con la strada carrozzabile, ultimata nel 1927 su disegno del canonico Carlo Muzio, che si stacca dalla ex strada statale 461 del Passo del Penice, ora strada provinciale.

Lo scenario che si apre al visitatore spazia da un lato su Bobbio, adagiata sul fondovalle e sul fiume Trebbia, dall’altro sull’arco delle Alpi; da una parte l’Appennino ligure, dall’altra i contrafforti che scendono verso la pianura padana e le città che vi si stendono. Da Bobbio e da Varzi le strade salgono inizialmente tra dolci declivi disseminati di casali e piccoli nuclei; rimontano le pendici più ripide, ammantate da dense boscaglie, e giungono al passo del Penice a 1149 metri; da qui si stacca la strada che porta verso la vetta del monte, ove si trova un antico santuario. Parte del territorio la strada per la vetta e la sommità sono comprese nei comuni di Bobbio e Menconico, confinante fra il Passo Penice e nel comprensorio sciistico anche il comune di Romagnese con le frazioni di Casa Matti e Pozzallo. Il Santuario si trova interamente nel comune di Bobbio, mentre il sottostante bar e la casermetta dei Carabinieri nel comune di Menconico.

Sulla sommità del monte vi sono il santuario di Santa Maria. La fondazione del santuario dedicato alla Madonna risale al VII secolo, la chiesetta attuale al XVII secolo. Si può salire fino al santuario anche percorrendo l’antico sentiero medievale che sale da Bobbio passando per la Moglia e San Cristoforo, nella valle del Carlone.